Quella volta, almeno nei paesi, il radiotecnico era considerato un vero "Guru", a cui si doveva rispetto.
Doveva venire la mattina dopo, precisamente alle 10, per aggiustare la radio.
Quel giorno mi svegliai presto...non avevo sonno, pensavo a ciò che sarebbe successo...
Ero emozionato e anche molto incuriosito...cosa ci poteva fare questo Bruno alla radio, perchè tornasse a funzionare?
Aspettai contando non i minuti, ma i secondi e....ahimè alle 10 non arrivo nessuno.
Corsi dal nonno facendogli notare il ritardo del "suo" amico Bruno, "il dottore" delle radio, che non era ancora arrivato dal suo malato.
Il nonno mi rispose sorridente "Stai tranquillo, è una persona di parola, ...forse ha avuto qualche "malato" più grave da curare...verrà..."
Questa volta le sue parole non mi tranquillizzarono...possibile?
Aveva detto alle 10 e adesso sono le 10 e 10 e ancora non è arrivato!
Bel dottore, pensavo...
Questa cosa mi aveva messo un po' di ansia.
E se non viene? Pensavo tra me e me...
Alle 10.35 arrivò Bruno, con la sua Fiat 1500 bianca.
Corsi dal nonno come un cane corre felice quando vede il suo padrone!
Bruno si scusò per il ritardo...
Mi spiegò che una riparazione lo aveva impegnato più del previsto...
Aveva due valigette squadrate in legno, una più piccola e una più grande, che maneggiava con una certa attenzione.
Aprì la più grande...conteneva tanti attrezzi...cacciaviti, lo stagnatore e uno strumento a lancetta che mi colpì particolarmente...il tester...che se ricordo bene era della famosa "Scuola Radio Elettra".
A parti gli scherzi, poi ho conosciuto molta gente che con volontà e determinazione, frequentando per corrispondenzai corsi di questa scuola, è diventata tecnico e anche di una certa capacità, creandosi un lavoro che
negli anni '60 e '70 stava diventando un po' l'espressione del futuro.
Tolta la radio dal mobile, la appoggiò sul tavolo, aprendo il pannello posteriore.
Quando la vidi aperta esclamai "mamma mia, che confusione...come si fa a capire cosa non funziona..."
Accese la radio e vide una valvola che non si accendeva....
Disse "Una valvola si è bruciata...devo sostituirla...vediamo se ne ho una dietro con me..."
Aprì la valigia piccola...era piena di valvole, di tutti i tipi...piccole, medie e anche grandi...
Le guardai con interesse...erano veramente strane, ma avevano un loro fascino...
Trovò la valvola che serviva e la cambiò...
Accese la radio, aspettammo qualche decina di secondi e finalmente tornò a funzionare!
Bruno allungò il filo dell'antenna, che era troppo corto e la radio adesso funzionava meglio di prima....Il nonno ammise di aver accorciato lui quel filo...tanto a cosa poteva servire?
ero al settimo cielo, per due motivi.
Il primo...la radio dopo la riparazione e con la
"nuova" antenna funzionava meglio...
Secondo...Bruno mi disse "La valvola bruciata te la regalo...forse un domani ti
servirà se vorrai studiare l'elettronica..."
Certo che la volevo studiare…
Quella valvola bruciata è stata da me custodita coem un cimelio prezioso.
Avevo fatto personalmente una scatoletta in cartone con del cotone all'interno per appoggiarla e perchè non si rompesse.
Un po' annerita....vissuta direi...
ma aveva, per me,una bella forma...elegante e tecnologica allo stesso tempo!
Era bruciata...lo sapevo...o meglio non sapevo esattamente quello che
significava.
Chiesi al nonno di spiegarmelo meglio, perchè la legna brucia....
una volta la nonna ha bruciato l'arrosto, ma c'era anche tanta puzza.
Perchè una cosa così all'avanguardia, per quei tempi, si intende, poteva "bruciarsi","guastarsi" oppure più semplicemente non funzionare più...
Il nonno, persona che ha sempre lavorato duramente nella sua vita, con esperienza di emigrante in Svizzera per tanti anni, e una cultura scolastica neppure da scuola elementare,ma con una saggezza e un carisma di chi conosce la vita, semplicemente mi spiegò "Sì....bruciata vuol dire, per una valvola, che è stanca...ha lavorato tanto e adesso ha bisogno di riposare...hai fatto bene a metterla nella scatoletta con del cotone...lì riposa bene!"
Da bambino ho accettato quella spiegazione, per me era sufficiente...Poi me l'ha detto il nonno, fonte di saggezza, così come non osavo mettere in dubbio che i regali a Natale li porta Babbo Natale.
…il resto dopo, ovviamente….
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